Hyperion ensemble + Mosalini

Con la partecipazione straordinaria del grande bandoneonista

Juan Josè Mosalini

 

Hyperion ensemble

Violino Valerio Giannarelli

Flauto Bruno Fiorentini

Chitarra Nicola Toscano

Piano Guido Bottaro

Contrabbasso Danilo Grandi

Ballerini

Marcela Guevara e Stefano Giudice

 

Musiche di J.J.Mosalini, A.Piazzolla, J.Plaza, A.Villoldo, H.Salgàn ecc

Conosciuto in Europa come l’ambasciatore più rappresentativo del tango, tra i rari bandoneonisti capaci di farlo rivivere in tutte le sue espressioni, dalle origini alla contemporaneità, Juan José Mosalini è nato nel 1943 da una famiglia di artigiani appassionati di musica, e viene iniziato al bandonéon e alla musica popolare argentina dal padre; a 17 anni è già un professionista e, tra il 1962 e il 1976, collabora con le più grandi orchestre e i migliori solisti del suo Paese tra i quali José Basso, Astor Piazzolla, Osvaldo Pugliese, Edmundo Rivero, Susana Rinaldi, Horacio Salgan. Sempre in questo periodo fonda con il bandéonista Daniel Binelli il suo primo ensemble, Guardia Nueva, esperienza che rivela una ricerca ricca ed originale sul tango d’avanguardia. Dal 1977 la Francia diventa la sua nuova patria musicale; ritrova altri musicisti argentini (il pianista Gustavo Beytelmann, il flautista Enzo Gieco e il chitarrista Thomas Gubitsch) con i quali crea Tiempo Argentino, mentre l’anno successivo concretizza un vecchio sogno registrando un disco di bandonéon solo, “Don Bandonéon”, con la partecipazione dello scrittore Julio Cortàzar. Artista versatile, la cui carriera spazia tra concerti dal vivo, incisioni in studio, composizione di colonne sonore per film, è inoltre autore di un metodo per suonare il bandoneon ed inaugura il primo corso in Francia, al Conservatorio di Gennevilles, dedicato interamente al suo strumento. Parallelamente alla Grande Orchestra di Tango ha formato un quintetto con il violinista Antonio Agri e composto l’opera corale “Paris-Tango” con il poeta Horacio Ferrer. Interprete di grande passione, capace di coniugare le melodie tradizionali alle espressioni più innovative del tango, Mosalini ha realizzato con la Grande Orchestra un progetto di forte impatto musicale ed emotivo, dove il canto, la danza e la musica si fondono in un irresistibile vortice. Piazzolla lo chiamò nel suo Otteto Elettronico, con cui incise dal vivo Olympia 77, considerato il suo album più ‘rock’. Oltre al duo con Calò, diventato poi un trio con Jean-Paul Céléa, ha suonato e inciso con jazzisti come Stéphane Grapelli, Steve Lacy, Jean-François Jenny-Clark e con Mino Cinélu, Nana Vasconcelos, Juan José Mosalini; ha inoltre collaborato con orchestre e musicisti classici e compositori contemporanei, e scritto per il cinema, il teatro e la danza.